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opera musicale per donne guerriere
Debutto:
Teatro Storchi, Modena
23,24, 26 settembre 2010
nell'ambito della rassegna PRIME VISIONI
opera musicale per donne guerriere
Debutto:
Teatro Storchi, Modena
23,24, 26 settembre 2010
nell'ambito della rassegna PRIME VISIONI
prodotto da Emilia Romagna Teatri e Cassa di Rispoarmio di Modena
Regia Alice Padovani
Direzione musicale Meike Calrelli
Voci Le Chemin des Femmes
Akus è una donna guerriera, Giovanna d'Arco anticolonialista a cavallo tra storia e leggenda. Il suo canto africano di guerra e fertilità esplode per la prima volta nell'ottobre di un anno fa a Modena, nella piccola palestra “La tigre bianca”. In meno di 12 mesi, quel grido primordiale diventa uno spettacolo, che porterà sul palco 11 donne di
7 paesi diversi, molte delle quali a teatro non ci sono mai state, nemmeno come spettatrici.
Hanno tra i 30 e i 45 anni e sono operaie, disoccupate, casalinghe, più alcune italiane attrici di professione. Dal 2008 fanno parte del Coro delle donne migranti “Chemin des femmes”, che si esibisce in feste interculturali mischiando le tradizioni africane col Sudamerica, l'Est Europa, i canti anarchici e femministi. E' dall'incontro tra la direttrice del coro Meike Clarelli e la regista Alice Padovani che dal repertorio popolare del Coro si passa a una vera e propria “opera musicale”, poi selezionata da Emilia Romagna Teatro per la rassegna di compagnie emergenti “Prime visioni”. La partitura delle scene è un tessuto onirico che alterna caduta e resurrezione, l'incontro tra donne e l'attesa che precede una decisione importante, come la scelta tra migrare e restare.
Akus è una donna guerriera, Giovanna d'Arco anticolonialista a cavallo tra storia e leggenda. Il suo canto africano di guerra e fertilità esplode per la prima volta nell'ottobre di un anno fa a Modena, nella piccola palestra “La tigre bianca”. In meno di 12 mesi, quel grido primordiale diventa uno spettacolo, che porterà sul palco 11 donne di
7 paesi diversi, molte delle quali a teatro non ci sono mai state, nemmeno come spettatrici.
Hanno tra i 30 e i 45 anni e sono operaie, disoccupate, casalinghe, più alcune italiane attrici di professione. Dal 2008 fanno parte del Coro delle donne migranti “Chemin des femmes”, che si esibisce in feste interculturali mischiando le tradizioni africane col Sudamerica, l'Est Europa, i canti anarchici e femministi. E' dall'incontro tra la direttrice del coro Meike Clarelli e la regista Alice Padovani che dal repertorio popolare del Coro si passa a una vera e propria “opera musicale”, poi selezionata da Emilia Romagna Teatro per la rassegna di compagnie emergenti “Prime visioni”. La partitura delle scene è un tessuto onirico che alterna caduta e resurrezione, l'incontro tra donne e l'attesa che precede una decisione importante, come la scelta tra migrare e restare.
Ufficio stampa: Giulia Bondi, 328 8517678, gnomade@gmail.com Michela Iorio, 3394937542, michela.iorio@gmail.com
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