CANTO SENSIBILE
M e t t e r s i i n a s c o l t o p e r c a n t a r e
"La
voce è la sintesi di ciò
che
siamo in grado di accogliere."
M.L.Aucher
Il
Canto
Sensibile
è un metodo
di lavoro intuitivo e
semplice sulla
voce,
che sostiene e accresce la consapevolezza dello strumento in
tutta la sua complessa organicità e serve all'acquisizione degli
strumenti necessari per l'utilizzo corretto,
salutare e professionale della
voce.
Il
metodo si basa sul fatto che la voce è un sistema intelligente e
sensibile a disposizione dell'individuo, costituito da più
livelli (fisico, psichico, nervoso, osseo, sensoriale, visivo
ecc.) che si compenetrano, si influenzano e si modulano a
vicenda, e che il suono della voce, il fenomeno voce, è a
tutti gli effetti gesto,
gesto vocale, pensato, sentito e vissuto dal soggetto nello
stesso modo di un gesto fisico, di un movimento del corpo, del
movimento espressivo di un'emozione precisa.
Il
metodo utilizza diverse tecniche che coinvolgono contemporaneamente
la voce, la percezione corporea, il movimento, il respiro e tutti
gli aspetti implicati nella vocalità.
Una
corretta e sensibile educazione al canto ed all'ascolto può
agire regolando eventuali squilibri strutturali e psicofisici
favorendo un processo di graduale incontro con espressioni più
autentiche e consapevoli di sé.
A
CHI SI RIVOLGE
Gli
incontri ed i seminari di Canto Sensibile, sono rivolti a coloro che
abbiano voglia di conoscere la propria voce, in un percorso di
ricerca ed ascolto, seguendo i principi teorico/pratici
del metodo di canto
sensibile. Cantare non
per raggiungere il suono ideale, ma per avere consapevolezza della
propria identità vocale, cercando di attivare un processo
psicofisico vitale e salutare che contribuisca a ristabilire una
corretta funzionalità di tutto il "sistema voce", ovvero
del corpo sonoro.
Non
è necessario “saper
cantare” o avere esperienze di canto, ma è indicato sia ai
professionisti che usano la voce nel loro lavoro (cantanti,
musicisti, insegnanti, relatori, ecc.) e sia a coloro che soffrono
di disturbi funzionali della voce.
"La
qualità della nostra emissione vocale
dipende
dalla nostra coscienza corporea
e
dalla precisione della nostra ricerca sensoriale."
Marie
Louise Aucher
PROGRAMMA
INDICATIVO DI UN SEMINARIO O DI UN CICLO DI LABORATORI
Durante
gli incontri si seguirà un percoro articolato indicativamente in tre
fasi:
La
prima fase,
fase Yin, si occuperà delle condizioni necessarie per un corretto
ascolto e una corretta recezione del suono della propria voce,
internamente ed esternamente. Si faranno esercizi per mettere il
corpo intero nella corretta condizione d'ascolto (come fanno ad
esempio gli esercizi del metodo Feldenkrais); per attivare la colonna
vertebrale e la sua muscolatura affinchè il corpo possa raggiungere
l’eutono (la giusta tensione muscolare) ed eliminare le tensioni
che impediscono alla voce di essere libera e all'ascolto corporeo di
svolgere la sua funzione.
Nella
seconda fase,
fase Yang, verranno introdotti e sviluppati esercizi per mettere in
suono le percezioni accolte nella fase recettiva precedente. Esercizi
di risonanza ossea, esercizi per permettere ai cinque sensi di essere
pronti per una corretta emissione vocale, sercizi che utilizzano il
movimento come strumento del canto. Il lavoro procede nello
svolgimento contemporaneo di diverse tecniche .
Terza
fase,
fase Dao, sintesi delle precedenti due che mette a fuoco l'alternanza
dei due aspetti Yin e Yang e di come sia necessario saperli
distinguere per unirli e riuscire ad abitare il corpo con la propria
voce, attraverso lo studio dei canti popolari ed improvvisati.A
questo si aggiunge l'incontro e la conoscenza delle due tipologie
fondamentali di respirazione, in merito al concetto bipolare
respiratorio, detto anche lunare e solare. Si faranno esercizi che
mirano a rendere consapevole il nostro strumento sonoro, il corpo,
dell’appartenenza ad una di queste due tipologie. Questa fase
del lavoro permetterà di rafforzare ed identificarsi con il proprio
respiro, facendosi sostenere da esso. Da questo presupposto la
respirazione diventa così soffio, flatus, silenzio necessario
all’espressione della propria autenticità sonora e vocale, in
quanto orientata a coincidere con il nostro respiro vitale
originario. Ci si occuperà infine dell’espressione in-nata, nata
dentro, primaria, come il respiro stesso che diventa, dal luogo e dal
tempo dal quale emerge, “spirito”, ovvero ex-prit, soffio, messa
in suono dell’anima.
Si
alterneranno momenti di canto corale e individuale.
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